Suona la sveglia del decluttering con la tecnica del distanziamento - Decluttering Efficace

Suona la sveglia del decluttering con la tecnica del distanziamento

Ti ricordi l'ultima volta che hai fatto qualcosa sotto la spinta di un'emozione o di un'idea momentanea, ma molto forte?

Hai mai avuto un periodo in cui eri come sotto l'incantesimo di una persona, di un gruppo, di una convinzione, e hai fatto cose che non avresti mai fatto in un momento "normale"?

Guardando a questi momenti in retrospettiva, a volte ci troviamo a dire: "è come se in quel momento fossi stata un'altra persona, non so cosa mi ha preso".

La differenza tra l persona che siamo abitualmente e quella che siamo diventati nel momento X è così grande che la sensazione è quella di guardarci "da fuori", di guardare un'altra persona.

Spesso, in queste occasioni, suona una sveglia, si accende una lampadina.

Colleghiamo le due "facce", e vediamo finalmente aspetti di noi stessi di cui non eravamo consapevoli.

Vedersi "da fuori" non è sempre facile. Ma può essere molto istruttivo.

Se lo stato di casa tua non ti soddisfa e sai che dovresti fare qualcosa, ma non trovi la motivazione per farlo, puoi usare questo effetto di distanziamento per "suonare la sveglia".

La tecnica che sto per darti è in apparenza troppo semplice per cambiare qualcosa.

Ma tu provala e guarda l'effetto! :)

Possiamo chiamarlo un esperimento mentale.

È facile: la prossima volta che entri in casa tua, immagina che sia la casa di qualcun altro.

Hai fatto uno scambio di case, come si fa a volte per le vacanze. Casa tua è da qualche parte in un'altra regione, un altro paese. Quella in cui stai entrando è la casa di una persona che non hai mai incontrato.

Quando arrivi di fronte alla porta di ingresso, prenditi un attimo per entrare in questa prospettiva.

Poi entra, ed esplora la casa.

Mentre lo fai prova a chiederti:

  • che tipo di persona pensi che viva in quella casa?
  • tu ci vorresti vivere in quelle condizioni?
  • come ospite ti senti accolta?
  • come ti sentiresti all'idea di doverci andare a vivere?
  • quindi come pensi che possa agire nel lungo termine su chi la abita?
  • se la senti troppo piena e opprimente, e ti trovassi a doverci abitare stabilmente, cosa faresti per liberarla?

Ti si presentano idee e sentimenti nuovi rispetto a quando ti muovi in casa tua nel modo usuale?

Ogni volta che hai bisogno di sentirti motivata a fare il necessario in casa, puoi ricollegarti a questa prospettiva esterna, e “suonare la sveglia”.

Forse ti chiedi come mai una tecnica così semplice ha un effetto così intenso.

Uno dei motivi è che ci toglie dagli occhi il “velo” dell’abitudine.

Un altro è che siamo animali sociali, bisognosi del supporto della comunità per sopravvivere e prosperare. Guardare i problemi di casa nostra “da fuori” ci suona il campanello del “nooooo, che figura!”.

Vuoi andare fino in fondo? Attiva l’effetto paparazzo.

Apri la app foto del tuo smartphone e fai un servizio fotografico alla casa. Fai un servizio uniforme, senza lasciare fuori i punti più critici!

Poi, quando sei al lavoro o comunque fuori, torna a guardare le foto, come se un’amica ti avesse mandato le foto di una casa in cui ha passato qualche giorno scambiandola con la sua.

In questo modo aggiungi un ulteriore livello di distanza.

Quando torni alla realtà del fatto che quella è la tua casa, potresti sorprenderti di quanto ti "smuove".

E se ti senti coraggiosa...

C'è una variante più macabra, ma molto forte.

Immagina che la casa appartenga a persone morte da poco.

Che "impronta" lasciano di sé nel mondo dei vivi in base a quello che vedi?

Se quella era la loro casa, come pensi che fosse la loro vita?
Libera? Serena? Soddisfacente?

Oppure oppressa da preoccupazioni, frustrazioni, emozioni negative?

E soprattutto: se chi la abitava tornasse miracolosamente in vita e avesse un'altra chance...cosa pensi che cambierebbe della sua casa, e della vita che riflette?
Come cambierebbe il luogo in cui vive...dopo che ha provato ad essere morto?

L'esperimento prende pochi minuti, ma può cambiare una vita.

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