Come e dove smaltire gli oggetti di troppo: la guida definitiva
“Potrei fare spazio…ma di tutta questa roba cosa ne faccio?”
Se il dubbio di come smaltire gli oggetti una volta deciso di eliminarli ti ha mai bloccato nonostante le buone intenzioni, o gli oggetti tendono a rimanerti in casa anche dopo essere stati “taggati” per l’uscita, questa guida è per te.
Prima di vedere quali sono i possibili canali di smaltimento, però, è importante ricordarci di quale sia il nostro vero obiettivo. L’obiettivo non è fare soldi con la vendita di oggetti, o scambiarli con qualcosa di utile, o assicurarci di produrre un “incontro perfetto” tra gli oggetti che diamo via e nuovi proprietari capaci di onorarli e apprezzarli al 100%.
L’obiettivo è aumentare il nostro benessere riducendo gli oggetti di cui dobbiamo prenderci cura, spendendoci meno tempo ed energie possibile. Fine.
Ovviamente, non possiamo semplicemente buttare tutto nella spazzatura, sia per questioni di responsabilità ecologica, sia perché, spesso, a bloccarci è precisamente l’idea di vedere “sprecati” e sviliti i nostri oggetti!
Possiamo fare meglio, no?
Per superare il disagio indottoci da questa prospettiva, c’è chi tra noi ha bisogno di sentire che ha “limitato la perdita”, chi ha bisogno di sentire che i suoi oggetti sono “in buone mani”, chi ha bisogno di “onorarli” simbolicamente anche nell’ultimo viaggio.
E smaltirli in modo più responsabile (e meno sprecone) può senz’altro aiutarci in questo.
Attenzione però: alla luce del vero obiettivo (aumentare il nostro benessere riducendo il numero di oggetti con il minimo dispendio di risorse) ci sono due principi che hanno la precedenza su tutto.
1
L’operazione deve risultare sempre in un guadagno netto di tempo, energie ed eventualmente soldi.
Ad esempio, se sei in proprio, e i soldi che ricavi dalla vendita di un oggetto sono meno di quelli che avresti guadagnato impiegando il tempo speso per vendere l’oggetto nel lavoro che svolgi normalmente, allora venderlo non ha alcun senso. Tanto più se venderlo è un processo difficoltoso e doloroso. A che scopo venderlo se ti fa perdere dei soldi e ti pesa anche psicologicamente? Molto meglio regalarlo a qualcuno che ne ha bisogno o è appassionato.
2
Gli oggetti pronti per l’uscita devono essere rimossi dal tuo spazio nel più breve tempo possibile; idealmente, il giorno stesso in cui hai deciso di liberartene.
Più tempo lasci passare, più sarà lo sforzo ulteriore che dovrai fare quando arriverà il momento di separartene fisicamente. Ritardare la rimozione è antieconomico in senso psicologico, perché oltre a prolungare il disagio che gli oggetti ti creavano in casa, ti porta per di più a ripetere la fatica di una decisione già presa.
Detto questo, passiamo ai canali di smaltimento.
1. Vendere
Se puoi vendere l’oggetto con un buon rapporto di tempo investito/soldi ricavati, perché no?
Molti dei partecipanti di Fai spazio alla vita fanno esattamente questo e recuperano i soldi spesi per il corso nel giro di poco. Da lì in poi sono “in attivo”! :)
In generale, conviene vendere singolarmente solo oggetti importanti e costosi. Gli altri, come libri, riviste, abiti, soprammobili, stoviglie, utensili etc, conviene venderli in blocco. Dove?
- I mercatini dell’usato presenti ormai nella maggior parte dei centri anche di piccola dimensione sono sempre la prima “stazione” di molti declutteratori.
Puoi trovare facilmente quelli della tua zona cercandoli su Google. Visitali tutti! Di solito ce n’è uno con cui ti trovi meglio, e può darsi che prendano diversi tipi di oggetti.
Personalmente, ho avuto le esperienze migliori con i negozi dell'usato del franchising Mercatino. Qui trovi una lista dei negozi su tutto il territorio nazionale.
Il grande vantaggio dei mercatini è che puoi portargli gli oggetti immediatamente, e ritirare i soldi a vendita avvenuta. Alcuni vengono perfino a ritirare gli oggetti ingombranti a casa tua. Più comodo di così!
- Negozi dell’usato più specializzati si possono ancora trovare in molte aree: librerie e negozi di abbigliamento sono i più comuni.
- Per gli oggetti più importanti e di alto valore dovrai naturalmente contattare gli specialisti del settore, come negozi di filatelia, numismatica, antiquari, negozi di armi, eccetera. Anche le case d’asta sono un’opzione.
- Un’altra opzione è ricorrere ai siti di compravendita online. Anche questi convengono solo per oggetti di un certo peso. Il sito più conosciuto è forse il solito www.ebay.it, ma su www.adboom.it puoi pubblicare un singolo annuncio che viene poi pubblicato automaticamente su molti degli altri principali siti di annunci come bakeca.it, secondamano.it, kijiji.it, etc. Il servizio è gratuito.
2. Scambiare
Gli scambi sono una variante della vendita, NON del regalo. Un baratto può dare molta soddisfazione, ma trovare la persona giusta con l’oggetto giusto è spesso più difficile che trovare un acquirente per lo stesso oggetto. A volte, però, ci sono casi di “combinazione perfetta”, quindi vale la pena quanto meno monitorare i siti giusti.
La cosa più semplice da fare è iscriverti a un gruppo Facebook dedicato. Digita “baratto” e la tua città (o quella più vicina) nel campo di ricerca per trovare il gruppo che fa al caso tuo.
Ci sono poi vari siti dedicati al baratto che puoi trovare facilmente digitando “siti baratto” in google, ma il mio preferito è www.coseinutili.it, un sito creato dalla mia lettrice Elisa che mi scrive:
Credo che una delle grosse difficoltà del "liberarsi di oggetti" sia legato alla destinazione che avranno, che nella maggior parte dei casi è la discarica. A me quest'idea faceva letteralmente impazzire.
E allora, cosa ho fatto? Ho creato un sito di baratto…
Ben fatto! :-)
La cosa che mi piace di più del sito è che risolve brillantemente il problema di “accoppiare” gli oggetti giusti con un sistema di crediti temporali: puoi mettere il tuo oggetto sul “mercato” e ricevere in cambio dei crediti.
Puoi spendere quei crediti sia per un altro oggetto di cui hai bisogno, sia per ricevere l’aiuto di un’altra persona per un tempo prefissato (12 crediti = 1 ora), per esempio per trasportare un oggetto pesante, o per fare dei lavori in giardino.
E ovviamente, puoi mettere a disposizione del tempo per aiutare altre persone e ricevere dei crediti in cambio del tuo aiuto, crediti che poi puoi spendere per “acquistare” gli oggetti che ti servono!
È spiegato nel dettaglio qui: http://www.coseinutili.it/domande/
Veramente un’idea stupenda, è un sistema che in un’unica soluzione previene gli sprechi, permette di trasformare il tuo tempo/lavoro in valore universale senza passare per il sistema del denaro, e favorisce anche il contatto umano e la nascita di nuovi rapporti con persone di mentalità affine.
Consiglio ovviamente di visitare il sito anche se al momento non hai niente di particolare da barattare. Puoi sempre mettere a disposizione qualche ora di tempo nella tua zona, fare conoscenze interessanti e acquisire crediti per quando ti servirà un oggetto!
Sul sito è anche possibile donare gli oggetti, il che ci porta alla prossima modalità di smaltimento…
3. Regalare
Sono un sostenitore di vendite e scambi perché il fatto di ricevere qualcosa in cambio per i propri oggetti può incentivare al decluttering, specie nelle prime fasi. Se ti abitui a considerare gli oggetti accumulati come una possibile fonte di guadagno, ricorrerai più facilmente a quelli quando avrai bisogno di soldi, magari per esperienze che ti rendono più felice di quanto gli oggetti venduti potrebbero mai fare.
È anche un buon modo per educare i più giovani alla gestione delle proprie risorse. Vuoi andare al concerto del tuo gruppo preferito? Vendi la bici che non usi più da due anni.
Tuttavia, quando vendiamo e scambiamo siamo ancora parzialmente in un’ottica di trattenimento e possesso; regalare può dare un senso di liberazione più profondo, e solitamente è anche la soluzione più veloce!
Rispetto a vendite e scambi offre anche più canali:
- Amici e parenti: puoi mandare una mail a tutti i potenziali interessati con la lista e le foto di quello che regali, badando di specificare che c’è una data-termine sia per dichiarare il loro interesse, sia per venire a ritirare gli oggetti scelti.
Non sia mai che l’oggetto rimanga parcheggiato in casa nostra per venire incontro alle titubanze altrui. Le nostre sono più che sufficienti!
- Anche per i regali ci sono grandi gruppi Facebook, di solito chiamati “Te lo regalo se vieni a prenderlo [nome città]”, o qualcosa del genere.
- Molti dei canali citati per la vendita (come i negozi di libri e vestiti usati, gli antiquari etc) prendono ovviamente gli oggetti anche in regalo. Idem per musei e collezionisti privati.
- Parrocchie, ospedali pediatrici e organizzazioni di beneficienza sono facilmente reperibili e possono aver bisogno di oggetti di vario tipo.
- Vuoi regalare dei libri? Se si tratta di certi libri in particolare, puoi semplicemente lasciarli in luoghi strategici frequentati dal tipo di persona che potrebbe essere interessata, per esempio un centro olistico o una facoltà universitaria.
Se invece lo fai in blocco, oltre a negozi dell’usato e bancarelle ci sono sempre le biblioteche, che offrono anche un enorme vantaggio psicologico: se mai avrai voglia di rileggere un libro donato, potrai semplicemente riprenderlo in prestito!
E se non trovi nessuno interessato?
Prima di buttare nel bidone c’è ancora l’ultima possibilità: impacchetta l’oggetto in modo che si veda di cosa si tratta e che possibilmente resista alla pioggia, e lascialo vicino al bidone del riciclo pertinente. Se qualcuno capita nei pressi del bidone e l’oggetto gli interessa, sarà lui a portarselo a casa.
In caso contrario, l’oggetto verrà normalmente riciclato o smaltito al primo passaggio degli addetti. È una soluzione che ho visto funzionare molto bene, io stesso sono stato più volte tentato di accettare “l’invito”. A dirla tutta, forse qualche volta ho ceduto alla tentazione…:-)
Un ulteriore vantaggio del regalare in generale è che una volta che ti familiarizzi con tutti questi canali, li puoi usare anche per ricevere: quando hai bisogno di qualcosa, ti verrà automatico andare prima a controllare se qualcuno nella tua zona lo regala.
4. Riciclare
Ovviamente, i sacchi e i bidoni colorati vengono prima di quelli neri!
Ma prima ancora di sacchi e bidoni colorati - se sei il tipo - viene il riutilizzo creativo, con un’altra importante precisazione:
Hai presente il “riciclo autonomo differito”?
Tipo che questo vecchio paio di sci che non usiamo da dieci anni li teniamo in cantina perché potrebbero diventare un originale attaccapanni, o per farci arrampicare i pomodori quando andremo a vivere in campagna? Ecco, quello non è smaltimento, non è riciclo, è sempre e ancora accumulo.
Se non sei tipo da orto, anche una statua steampunk può essere una valida alternativa per il riciclo dei tuoi sci. Elegante, discreta, va su tutto, e l'autore ha dovuto prendere solo una settimana di ferie per costruirla.
Il riciclo creativo come smaltimento funziona così: ho l’oggetto X da smaltire, mi viene in mente un modo per riutilizzarlo subito, e che posso realizzare in modo semplice e autonomo?
Se sì, bene, se no, si passa ad altri canali, perché in questo caso il riciclo creativo non raggiungerebbe il vero obiettivo (che continua ad essere aumentare il nostro benessere riducendo il numero di oggetti con il minimo dispendio di risorse).
5. Buttare
Per quanto possa dispiacere sul momento, se tutti gli altri canali falliscono e l’oggetto ci sta rubando spazio, tempo e soldi, buttarlo è meglio che tenerlo. È uno spreco minore. Fare diversamente vuol dire giocare alla lotteria degli oggetti…e perdere. Se dispiace, dobbiamo prendere quel dispiacere come lezione per il futuro, e imparare a essere più cauti nell’accogliere nel nostro spazio oggetti che poi potrebbero fare quella fine dopo averci appesantito per anni.
Per oggetti voluminosi, non abbandonarli vicino ai bidoni, ma cerca l’isola ecologica della tua zona. Di solito ritirano anche i rifiuti ingombranti a domicilio, gratuitamente. E se hai in corso uno sgombero protratto e hai un cortile, puoi perfino richiedere un contenitore apposito: sarai tu a riempirlo, e verranno a ritirarlo gli addetti a cose fatte.
Tra l’altro, buttare la spazzatura voluminosa in un cassone di metallo tracciando una lunga traiettoria aerea non è catartico quanto il classico falò, ma a me ha dato delle soddisfazioni.
Come velocizzare il tuo smaltimento regolare
Cercando tutti questi canali di smaltimento per la tua zona avrai presto la sicurezza che, quando vorrai eliminare rapidamente gli oggetti che avrai deciso di salutare, il modo ci sarà. E siamo già a metà dell’opera.
L’altra metà è avere sempre pronti quei canali nel momento del bisogno.
Come fare?
Semplice:
1. elenca le classi di oggetti che ti troverai a eliminare più spesso. Ad esempio, una lista potrebbe essere:
- libri
- giocattoli e altra roba per bambini
- oggetti antichi
2. per ogni classe, elenca i possibili canali di smaltimento nella tua area, poi mettili in ordine di “tentativo”. Così:
- Libri
- vendita alla libreria usata
- regalo alla biblioteca
- lasciarli uno per uno in luoghi opportuni
- regalo sul gruppo Facebook
- pacchetto trasparente sul bidone della carta
Alla fine avrai una destinazione chiara e certa per ogni singolo oggetto che metti in “rampa di lancio”. Niente più dubbi e perdite di tempo!
Ora dimmi: quali sono le tue esperienze nello smaltimento dei vari oggetti? Cosa ha funzionato meglio per te? Hai una routine particolare? Ho dimenticato qualcosa? Fammelo sapere nei commenti e lo aggiungerò all’articolo!
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