“Quindi il decluttering può aiutarmi…a dimagrire??”
“Lorenzo, quello che dici sui meccanismi di dipendenza che ci legano agli oggetti mi ricordano molto la dipendenza dal cibo, e anche tu mostri come gli accumulatori sono statisticamente molto più sovrappeso, quindi…è possibile che…fare decluttering ci aiuti anche…ehm…a dimagrire?”
Domanda pregnante che mi hanno fatto in molti negli anni - o meglio in molte - solo, non così tante (o così insistenti) da decidermi a scriverci un intero articolo. Ma se me lo chiede Mondadori e me lo pubblica in libreria, glielo scrivo volentieri :)
Esce in questi giorni il libro “La Via della Leggerezza”.
Come vedi dalla copertina, io non figuro ufficialmente tra gli autori, che sono personaggi molto più conosciuti (e almeno uno, un Professore di quelli con la P maiuscola).
Ma un capitolo scritto da me c’è, lo giuro! :)
C’è perché l’editor del libro, essendo affezionata lettrice di questo sito, ha pensato bene di chiedermi un contributo.
Ho subito accettato perché, se leggi il trafiletto preso dalla pagina del sito di Mondadori…
“I dietologi e i nutrizionisti sono costretti a riconoscere il loro fallimento: la maggioranza delle persone sovrappeso non riesce a ritrovare un peso accettabile. Mettersi a dieta e ridurre le calorie giornaliere non è efficace: è necessario prendere consapevolezza e lavorare anche sul piano emotivo.
Per rimuovere i meccanismi inconsapevoli di tipo difensivo o compensativo che causano l’accumulo di grasso nel corpo e liberarci dalla pesantezza è necessario creare un nuovo equilibrio, che parte da un lavoro sulla propria personalità, dal rapporto con se stessi, con il proprio corpo e con il mondo esterno.”
Questo libro cambia il nostro punto di vista sul benessere psicofisico, perché ci mostra che c’è un legame indissolubile tra i chili in eccesso e i nostri pesi interiori, tra approccio all’alimentazione e approccio alla vita, tra cibo per il corpo e cibo per lo spirito. Anche da un punto di vista scientifico.
Se cambi “persone sovrappeso” con “accumulatori” e “dieta” con “decluttering” potrebbe benissimo essere una citazione da questo sito. Ovviamente sostengo in pieno l’iniziativa!
La lettrice acuta e sospettosa nota a questo punto che non ho ancora risposto alla domanda. Allora: possiamo usare il decluttering per dimagrire?
Beh, vediamo...
...sicuramente il decluttering può essere un ottimo modo per ingrassare.
...eh?
Eh sì. Mi spiace.
Se vedi il decluttering in senso stretto, comune, banale, e pensi semplicemente a seguire delle tecniche pratiche per liberare e riordinare lo spazio, ignorando l’aspetto psicologico del problema, probabilmente non vedrai grandi cambiamenti nel tuo aspetto. Non in meglio.
Perché non vedrai cambiamenti nel tuo rapporto con il cibo e con le gratificazioni compensatorie in generale.
In realtà, se procedi in questo modo, anche i risultati nel decluttering saranno sia più difficili da ottenere, sia più fragili, effimeri. E a dirla tutta, è più probabile che ottieni l’effetto contrario: se ti togli il conforto degli oggetti accumulati senza risolvere le ansie interiori che ti spingono a raccoglierli e tenerli stretti, è facile che tu vada a cercare altrove quel conforto rassicurante che ti è venuto a mancare.
E dato che carboidrati e grassi attraenti sono ovunque…
Perciò, sì: se ti sei ritrovato a scofanarti di carboidrati pensando di concederti un “premio” o una “consolazione” dopo aver detto addio a quella collezione di riviste che non toccavi da vent’anni, non sei né il primo né l’ultimo. E lo stesso meccanismo, sul lungo periodo, ti può portare a ingrassare di pari passo con il decluttering, come se trasferissi la barriera protettiva dalla tua casa al tuo corpo.
In compenso, toh, che cosa abbiamo qui?
Una lettera che mi ha scritto Patrizia da Monza giusto qualche tempo fa - ottimo tempismo, grazie :) - e che parla proprio di chili smaltiti…TREDICI chili in pochi mesi:
Ciao Lorenzo, ti rispondo mentre sto aspettando che due prestanti omaccioni si vengano a pigliare i miei divani usati, perché finalmente Robi e io ci siamo detti che meritavamo due divani in grazia del Signore e stiamo per fare felice qualcuno (speriamo) con quello che non ci serve più.
Come vedi, il corso continua.
Qui va tutto molto bene, ora lavoro veramente a uno sputacchio da casa (800 passi di contapassi) e il coraggio di cambiare sede (nel mio caso scuola) me l’ha dato comunque tutto il lavoro fatto a monte con il corso (perché buttare via situazioni che ti stanno strette è, alla fine, solo un’estensione del “buttar via” un ombrello, un divano o vecchi ricordi).
Ho eliminato anche un simpatico oggetto da compagnia (35 anni insieme) perché alla mia veneranda età lo scorso dicembre ho fatto l’operazione laser per la miopia e mi sono liberata da occhiali, lenti e Co.
Ho deciso che i soldi che spendevo ai saldi li potevo investire in benessere e ora frequento due associazioni (una mi sembrava poco! Che accumulatrice sarei se no?) dove pratico yoga un po’ più metodicamente e seriamente di prima. Con mio grande sollievo sento di aver finalmente trovato la mia strada per tenermi in forma con qualcosa che mi piace davvero fare e non solo perché “fa tanto bene”.
Ho eliminato Facebook e questo fa parte delle cose che hanno aumentato la mia qualità della vita.
È davvero stato il tuo corso a “dare la stura” a una serie di cambiamenti uno più significativo dell’altro (nel lavoro, nella salute, e così via).
Indovina cosa ho fatto con tutto il tempo risparmiato su Fb piuttosto?
Ho scaricato una bella App, ho riesumato un tappetino che Robi usava in campeggio e che sembra un residuato del Vietnam e mi sono messa a fare ginnastica anche a casa! Risultato (dal primo maggio a mo’) tredici chili e due etti smaltiti. E quelli me li portavo dietro da quattro anni proprio tutti i giorni, giorno e notte.
Sono convintissima che queste sono le notizie che apprezzi di più: sapere che qualcosa che hai messo tu a disposizione degli altri ha cambiato la vita a tante persone… per la serie “In Principio Fu Il Corso”. Siamo in tanti, ne sono certa.
E anche se per ipotesi (e dico solo per pura ipotesi) la vita il corso l’avesse cambiata solo a me, come dire? Dal mio punto di vista… Basta e avanza (questa sarebbe una mia versione profana di quella frase bellissima del Talmud “chi salva una vita salva il mondo intero”).
La mia di vita è stata veramente ripescata mentre una corrente potente di oggetti mi stava trascinando verso una deriva rischiosa e imbarazzante di spreco di soldi e (molto più importante) DI ENERGIE.
Resto pervicacemente convinta che il paragrafo 1, capitolo 1 parte prima del cambiamento l’abbia segnato tu col tuo corso. E quindi, GRAZIE.
Pat
Ps. Ma l’effetto microfono/eco che fa una stanza con dentro due divani anziché quattro?? BELLISSIMOOOO!!!!
Allora, io conto:
- progressi nel lavoro
- decisioni importanti per la salute
- maggiori soddisfazioni e senso di libertà nelle attività di crescita e svago
- abbandono dei social per ritornare a rapporti più veri e più sani
- ...e TREDICI CHILI E DUE ETTI smaltiti, così, vivendo, senza contare le calorie, i passi, o i giorni che mancano alla fine di tutto.
Visti gli altri risultati di Patrizia, mi viene da dire che forse i tredici chili sono il meno.
Morale: non è che il decluttering ti aiuti a dimagrire...
Il decluttering fatto in un certo modo ti dà l’opportunità di sciogliere i nodi interiori che ti impongono di compensare ansie e debolezze con gratificazioni esterne.
Finché hai bisogno dell’aiutino per sentirti valido e al sicuro (oggetti, cibo, social, status symbol, conferme del tuo valore sul lavoro), l’aiutino ti imprigiona in un circolo vizioso di dipendenza:
prendi l’aiutino > ti aumenta l’ansia perché senza aiutino non vali > allora prendi l’aiutino per eliminare l’ansia > ti aumenta l’ansia perché senza aiutino non vali > allora prendi l’aiutino per eliminare l’ansia > ti aumenta l’ansia perché senza aiutino non vali > allora prendi l’aiutino per eliminare l’ansia > ti aumenta l’ansia perché senza aiutino non vali > allora prendi l’aiutino per eliminare l’ansia…finché un giorno rischi di ritrovarti così:
O magari così:
Il decluttering ti aiuta a dimagrire nel senso che ti aiuta a fare a meno dell’aiutino.
Se invece di concentrarti sul “fare ordine” pratichi il decluttering come un percorso di crescita personale, se affronti la gestione degli oggetti come il riflesso materiale di un lavoro principalmente interiore, non solo puoi risolvere i problemi di peso, ma anche tutti gli altri problemi legati alle paure e fragilità che ti spingono ad accumulare.
La radice è sempre la stessa.
E in effetti, partire dai problemi di accumulo è forse la pratica migliore per una strategia “asso pigliatutto”, semplicemente perché gli accumuli di oggetti
1) sono qualcosa su cui possiamo lavorare in modo estremamente concreto e sistematico che ci permette di “ancorare” il lavoro sugli aspetti interiori, altrimenti troppo "sfuggenti"
2) ti permettono - con le tecniche giuste - di procedere in modo estremamente graduale, personalizzato e anti-traumatico (vedi ad esempio il secondo video su questa pagina)
3) ti danno modo di verificare immediatamente i tuoi risultati, che danno gratificazione immediata per il successo; questo rende molto più facile innescare un circolo virtuoso di guarigione rispetto ad esempio a iscriversi in palestra oggi e vedere i primi piccoli risultati dopo due mesi di fatica
Tornando alla domanda, quindi: il decluttering può farti dimagrire?
NO. Il decluttering è una chiave per riconquistare LIBERTÀ e LEGGEREZZA. In ogni aspetto della tua vita.