La vita è come un frigo troppo pieno - Decluttering Efficace
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La vita è come un frigo troppo pieno

Quando vivevo a Roma ai tempi dell'università, abitavo in zona Marconi, una stanza in subaffitto in un orribile bilocale anni 60 con Magdi. 

Magdi era un cinquantenne obeso con l'igiene personale sotto zero che si "guadagnava" il pane comprando dalla Cina basi pronte per acquerelli a cui lui aggiungeva qualche pennellata fresca prima di rivenderli ai fiduciosi turisti in piazza Navona.

Come diavolo ci ero finito con un personaggio simile? Lasciamo perdere và...

Conservo molti ricordi coloriti di quegli anni, tra cui l'esperienza di prepararmi da mangiare in una cucina che, se solo stavo via per qualche tempo, mi toccava sgrassare per ore da orrendi liquami non sempre identificabili.

Il frigo era il pezzo forte.

Sai che goduria condividere il frigo con uno che trasforma il cibo in c...a ancora prima di mangiarlo, e lo lascia lì dentro per settimane?

Dovevamo dividerci i ripiani del frigo, e facevo il possibile per tenere le mie cose al riparo dalle sue. Non sia mai che butti via i preziosi manicaretti del Padrone di Casa.

A volte, però, non potevo resistere a una fascinazione morbosa che mi portava a esaminare il contenuto del suo ripiano.

A volte, trovavo reperti così unici da doverli immortalare.

Per esempio, ti sei mai chiesto che cosa succeda al formaggio spalmabile aperto, mangiato a metà, e lasciato maturare nella sua vaschetta per 10-12 settimane?

Non so se sia stata quell'esperienza a segnarmi per sempre, o se gli accumuli nel frigo mi risultino particolarmente odiosi per l'attenzione che metto nella mia dieta.

Fatto sta che nel mio frigo, oggi, c'è molto più spazio libero che spazio occupato.

Non compro mai niente senza aver prima finito la scorta, o quando so che la finirò entro 48 ore, ed è facile sincronizzare bene gli acquisti, perché in un frigo libero e ordinato, tutto quello che c'è si vede a colpo d'occhio.

E se per altre zone della casa considero il decluttering una "buona pratica", per il frigo la considero una necessità assoluta. Quella roba va dentro il mio corpo, mi spiego?

Non nel corpo espanso, metaforico, dell'abitazione…proprio il corpo in carne e ossa.

Forse per questo considero il frigo uno spazio perfetto per capire il valore del decluttering in generale.

Il frigo è uno spazio con limiti molto evidenti, e serve a contenere i nostri cibi più deperibili, che spesso sono anche i più preziosi.

Ciò che contiene ti nutre, ti dà benessere e vitalità. Ma riempilo troppo, e....

  1. perdi il controllo delle risorse di cui disponi, che finiscono per andare a male trasformandosi in veleno
  2. anche se non ti mangiassi delle muffe per errore, come minimo butti nella spazzatura del cibo che hai pagato

Per il resto della casa, vale in fondo lo stesso. Accumulare oggetti in eccesso porta alla malattia e allo spreco, e se segui questo blog da un po', ti sei fatto un'idea di come questo accada.

Oggi però voglio fare un passo in più.

Quello che è vero per il frigo è vero anche per il resto della tua abitazione, ma non solo.

È vero per il resto della tua VITA.

Uno dei personaggi più riusciti del cinema americano amava ripetere questa celebre lezione materna:

Bella vero? Però non si sa bene come applicarla.

Io preferisco questa.

Quando la riempi troppo, perdi il controllo su quello che è cibo ancora buono, e quello che è andato a male. Rischi di avvelenarti, e sicuramente butti via risorse che avresti potuto usare per aumentare il tuo benessere.

Ecco perché dovremmo fare con la nostra vita quello che periodicamente dobbiamo fare con un frigo che altrimenti tenderebbe a riempirsi di roba smangiucchiata e dimenticata: dobbiamo "svuotarla" e verificare che quello che contiene sia ancora buono.

Cosa significa questo in pratica?

Semplice: mettere periodicamente in discussione tutti i modi in cui occupiamo lo "spazio" della nostra vita, ossia il nostro TEMPO.

La nostra vita ha un numero limitato di anni, un anno ha un numero limitato di settimane, giorni, ore.

Voglio riempire quelle ore, quei minuti, con occupazioni che hanno la maggiore probabilità di portarmi benessere, e svuotarle di occupazioni che mi portano malessere.

Ti sembra ovvio?

Forse lo è a parole, ma sei sicuro che il tuo “frigo” non contenga cibi andati a male da un pezzo, o che qualcuno ti ha portato, ma che in realtà non ti sono mai piaciuti?

Il nostro “frigo” si riempie di “cibo velenoso” per le ragioni più varie:

  • facciamo X perché la società ce lo presenta e impone da sempre come la cosa da fare, anche se non ci fa stare bene affatto
  • abbiamo paura che se non facessimo X deluderemmo le aspettative di qualcuno della cui approvazione abbiamo bisogno
  • una volta X ci piaceva, ma ora non più; continuiamo a farlo solo per inerzia e perché non vogliamo affrontare l'ignoto e il cambiamento
  • ci siamo creati un'identità confortevole e abbiamo paura che se smettessimo di occupare il tempo con le attività associate a quella identità, non rimarrebbe niente di noi, o rimarremmo senza difese da qualcosa che non vogliamo vedere

Ragionare per immagini può fare miracoli per cambiare la nostra prospettiva e farci prendere coscienza di meccanismi che ci ammorbano l’esistenza. E prenderne coscienza è il primo passo per liberarcene.

Perciò ti chiedo:

Se la tua vita fosse un frigorifero troppo pieno, quali sarebbero i cibi andati a male o che non ti piacciono?

Prendi in esame:

  • le persone e gli ambienti che frequenti
  • le conversazioni che sei disposto a intrattenere
  • i messaggi a cui ti esponi regolarmente (televisione, siti internet, social network, libri e riviste, etc)
  • le tue attività ricreative
  • ...e ovviamente il cibo che mangi!

Sei sicuro che queste cose siano quelle che ti fanno più felice, con il tempo e le risorse che hai a disposizione?

Sei sicuro di lasciare "spazio vuoto" sufficiente a mantenere il controllo della situazione e non essere semplicemente "trascinato” nella tua vita?

Il decluttering è una pratica di crescita personale, e questo sia nel senso che non puoi fare veri progressi senza lavorare sulla tua interiorità, sia nel senso che i suoi principi possono e dovrebbero essere applicati alla vita.

I principi di base sono molto semplici e sempre gli stessi:

  1. se ti meno di quello che ti costa, FUORI.
  2. se compromette l'equilibrio e la salute dell'insieme, FUORI.

Vigila che i contenuti del tuo "frigo" siano sempre in quantità tale da poterli facilmente controllare, per mantenere alta la qualità di ciò di cui ti nutri, in casa e nella vita.

Ora passo a te la palla:

Secondo te quali sono i “cibi” che più facilmente si accumulano e marciscono nel frigo della vita?

Cos'è che dobbiamo tenere più d'occhio?

Quali sono le cose più facili da individuare, o le più importanti da eliminare?

Se ti è capitato di fare un decluttering più o meno consapevole di qualche "ripiano" della tua vita, dicci come è andata nei commenti qui sotto!

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Silvia

Grazie, sempre ottimi spunti di riflessione. Il pericolo più grande è non accorgersi nemmeno che il frigo sia pieno e di cose che non usiamo, come il nostro tempo. Sicuramente un altro esercizio da fare con la mente aperta al cambiamento

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cuorediquercia

Ho giusto parlato di questo oggi, nel mio blog, proprio a proposito di crescita di progetti e di potature di cosa ormai non ci rappresenta più e rimane solo un gran fagocitatore di energie.. e ora leggo questo :)
Grazie!
Silvia

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Ludovica Gibelli

Che sincronicità! Proprio ieri ho riempito un sacco della spazzatura con reperti archeologici ritrovati nel frigo… sempre troppa fretta, troppe cose da fare, poco tempo da dedicare alla cura della casa e alla cucina… e la spesa fatta di corsa, senza riuscire a pianificare i pasti e comprando un po’ disordinatamente… C’è da riflettere.
Complimenti per la scrittura chiara ed efficace!

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Sara Sorrenti

Complimenti…come sempre tocchi tasti giusti e mi fai capire quanto è lunga ancora la strada! Grazie!

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margherita

Il problema del frigo non ce l’ho ,già mi comporto come tu consigli, invece mi fa piacere sentire sottolineare “LE CONVERSAZIONI che sei disposto…” perché le piccole conversazioni inutili, per non passare da orsa, fanno perdere tempo, come i siti, il navigare, le mail di continuo botta e risposta.
A proposito degli ambienti conviene accumulare, se proprio non si può farne a meno, quelli del proprio ambito perchè altrimenti c’è una dispersione negativa del proprio potenziale.
Beh! La riflessione è lunga.
Grazie Durand

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Monica

Ti rendi conto che stai soffiando sul fuoco della rivolta civile?
Sono appena uscita da una sessione di 3 Crediti Formativi Professionali. Sono conferenze tenute da gente molto pagata che non ha assolutamente niente da dire o comunque il 90% delle volte non si è preparata un discorso, che quali tecnici e professionisti siamo obbligati a seguire per 15/30 ore l’anno. Molti si portano il computer, studiano, leggono ma ci si sente sudditi o schiavi ugualmente. Ribellarsi o trovare un’altra soluzione richiede tantissima energia. Forse per svuotare il frigo devo abbandonare questo lavoro.

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    Lorenzo Durand

    Dubito che gli articoli di un blog di decluttering abbiano il potere di smuovere un dissenso organizzato contro le prassi odiose che descrivi (a me ben note, a proposito di anni dell’università)…ma se potessero spodestare un solo parassita superpagato, mi darebbe più soddisfazione di dieci case liberate dalla zavorra.

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